La legge di causa effetto

06.12.2014 23:33

9 - Shakyamuni, il budda storico, insegna che tutto è già presente in noi e a nulla vale, affidarsi a qualsiasi forza esterna. Noi come l'universo, creiamo le leggi e rispondiamo alle stesse.

 

Come ho già detto, siamo parte di tutto e tutto è in noi. Siamo costituiti di acqua al 70% che a sua volta è un miscuglio di idrogeno e ossigeno e guarda caso il nostro sole, come tutte le stelle, trasforma quello stesso idrogeno in elio da miliardi di anni, dando modo alla vita di prendere forma e crescere. Nel sangue abbiamo anche altri svariati componenti, come il ferro con cui modelliamo padelle e utensili d'ogni genere ed è presente al centro della terra in quantità tale da generare il campo magnetico che dona l'aurora boreale e ci preserva dalle radiazioni solari. Per dirla semplice, non siamo affatto diversi da tutto il resto e quindi rispondiamo anche noi ai fenomeni universali. La legge di causa effetto nel buddismo non è mera astrazione filosofica, ma qualcosa a cui tutto deve far capo.

Se oggi io fossi un giocatore in procinto di calciare un rigore, dovrei confrontarmi con diverse forze in campo. Per prima cosa farei i conti con l'emozione e la paura di sbagliare, poi con la concentrazione, prendere la giusta rincorsa, calcolare la potenza del calcio, la direzione, bluffare a sufficienza da confondere il portiere e tutto questo nella frazione di secondo che precede il primo passo verso il pallone. Nel buddismo si chiamano cause e riguardano le azioni, le parole e i pensieri: se come giocatore metterò le giuste cause, quel pallone andrà in rete. Se invece sbaglierò qualcosa, finirà in mano al portiere. L'andare o meno in gol, si chiama effetto. Questa è in parole semplici la legge di causa effetto. Però Shakyamuni ci ha lasciato in eredità il Sutra del Loto come sommo insegnamento e questo fiore non è stato scelto a caso, ma per alcune importantissime qualità. Cominciamo con il dire che è una pianta perenne. Ricordi che il Budda descrive la vita come infinita? Esatto. La seconda è che nasce nel fango e nell'acqua, arrivando a fiorire nella luce della superficie candido come se non fosse mai stato sul fondo melmoso, e questa immagine nel buddismo è la rivelazione della buddità di ogni essere vivente, quella parte cioè più profonda e incontaminabile, che può attraversare le sofferenze senza subirne gli effetti. L'altra particolarità di questo fiore è importantissima: i petali e il ricettacolo che contiene i frutti, nascono insieme, a significare che qualsiasi pensiero, parola o azione produce nel medesimo istante un effetto, la cui manifestazione può essere dilazionata nel tempo. In pratica il giocatore nel momento stesso in cui calcia il pallone, pone le cause per fare goal, quindi l'effetto del pallone che entra in rete, è già contenuto nel calcio del giocatore. Ne deriva quindi uno dei principi fondamentali del buddismo: Ogni causa ha in sé anche l'effetto e quest'ultimo potrebbe rimanere latente per un certo periodo, ma prima o poi si manifesterà. E' importante però non crederla una sorta di legge del taglione, ma a qualcosa che è parte dell'esistenza stessa. Anche l'universo risponde a questo: una stella esplode e la forza dirompente della sua morte dà la spinta a una nebulosa che è nei paraggi tranquilla, ma da quel momento comincia a girare su se stessa, comprimendosi sempre più e la forza di gravità crea una stella e un nuovo sistema solare dal centro del vortice. E' successo alla nostra Terra e al nostro Sole e accade ogni giorno da miliardi di anni. Ogni movimento, anche solo di pensiero, porta a un altro movimento e così via. Per questo il buddismo suggerisce sempre soluzioni pratiche e di creare terreno fertile per buone cause proprio nella quotidianità di ognuno. L'azione, il porre una causa, è sempre fondamentale.

 

In un racconto apocrifo su Shakyamuni si descrive come due Bramini di fronte a un cervo ferito da una freccia, discutessero sul preciso istante in cui sarebbe morto e cosa ne sarebbe stato della sua vita dopo la morte. Chiesero consiglio al Budda, il quale si chinò semplicemente per estrarre la freccia. Questo insegna che il vero spirito del buddismo è fornire soluzioni pratiche e non mere discussioni filosofiche.

 

10 - Con gli insegnamenti trasmessi nel Sutra del Loto ogni persona ha il potere di rivelare la propria buddità.

 

 

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